Idrogeno e biometano da acque reflue: Hera e Pietro Fiorentini presentano al Gastech un nuovo progetto di Power-to-Gas 'circolare' - HydroNews

2022-09-10 13:03:59 By : Ms. Amy Liu

Milano – Idrogeno verde, cattura della CO2 e biometano, il tutto all’interno di un modello di economia circolare.

È un vero e proprio catalogo di soluzioni ‘green’ il nuovo progetto di Power-to-Gas presentato dalla multiutility Hera e dal gruppo Pietro Fiorentini, storicamente attivo nella fornitura di tecnologie alla filiera upstream del gas naturale e oggi sempre più rivolto ai processi di transizione energetica.

Le due aziende italiane hanno scelto il palcoscenico internazionale del Gastech 2022, fiera in corso in questi giorni a Milano, per presentare questa iniziativa che si chiama SynBioS (Syngas Biological Storage) e che – ha sottolineato Alessandro Baroncini, Direttore Centrale Reti del gruppo Hera – “si inserisce perfettamente nella nostra strategia di decarbonizzazione”.

Una visione articolata, che punta con convinzione sull’idrogeno per sfruttarne le potenzialità in diversi ambiti: “Stiamo studiando un sistema di waste-to-H2 per valorizzare i rifiuti non riciclabili come materia prima, ma lavoriamo anche con clienti di industrie ‘hard to abate’ per capire come utilizzare l’idrogeno al posto dei combustibili fossili, e ovviamente guardiamo con attenzione anche alle applicazioni in ambito mobilità e domestico”.

E proprio per quanto riguarda l’utilizzo casalingo, il manager di Hera ha aggiunto che “entro poche settimane partirà un progetto tramite cui sperimenteremo la fornitura ad un certo numero di abitazioni di una miscela di metano e idrogeno al 10%, utilizzando degli innovativi contatori H2-ready sviluppati proprio insieme a Pietro Fiorentini”.

Entrando nel dettaglio del progetto SynBioS, iniziativa il cui sviluppo – precisa Hera – è legato al supporto di misure incentivanti, a partire da quelle previste nel PNRR, l’obbiettivo è quello di mettere in funzione nel corso del 2023, nel centro di depurazione di Bologna Corticella, un impianto in grado di produrre idrogeno rinnovabile che verrà poi combinato con CO2 per generare biometano da immettere direttamente nella rete di distribuzione. Il tutto a fronte di un investimento di circa 10 milioni di euro.

Lo schema sarà il seguente: tramite un impianto fotovoltaico da installare in loco – “che potrà essere integrato anche con un contratto di fornitura PPA (Purchase Power Agreement), soluzione che vorremmo sperimentare anche per studiarne la praticabilità dal punto di vista normativo” ha precisato Baroncini – verrà alimentato un elettrolizzatore da 1 MW di capacità fornito da Hyter, società parte del gruppo Pietro Fiorentini, il quale produrrà idrogeno green sfruttando le acque reflue raccolte dal polo bolognese di Hera. L’H2 verrà poi combinato con la CO2 sequestrata nell’ambito del processo di trasformazione del biogas in biometano, che viene già realizzato a Corticella. Mettendo insieme idrogeno e anidride carbonica, grazie ad un apposito reattore biologico fornito anch’esso da Pietro Fiorentini (nello specifico dalla controllata tedesca MicroPyros), sarà possibile ricavare fino a 190 Nm3/h di biometano, evitando al contempo l’emissione in atmosfera di 50 Nm3/h di CO2.

Il gas green prodotto verrà immesso direttamente in rete, coprendo i consumi di circa 1.200 persone grazie ad un modello Power-to-Gas circolare, che utilizza come materia prima acque di scarico e CO2 originata da un altro processo produttivo.

“Le tecnologie Power-to-Gas per produrre idrogeno – ha sottolineato il Presidente Esecutivo del gruppo Pietro Fiorentini, Cristiano Nardi – costituiscono un’ottima soluzione per stoccare energia rinnovabile, la cui produzione ha per natura un carattere intermittente. E in quest’ottica le reti del gas assumono un ruolo fondamentale, a patto che ovviamente si facciano trovare pronte a gestire, trasportare e stoccare le nuove molecole green, a partire appunto dall’H2”.

Ed è proprio in questo percorso di trasformazione che l’azienda guidata da Nardi si sta già impegnando al fianco dei gestore delle infrastrutture e delle multiutility, come Hera: “Il progetto che presentiamo oggi ha un carattere altamente innovativo, ma incorpora perfettamente i concetti di economia circolare e di ottimizzazione nello sfruttamento delle risorse disponibili, che oggi sono diventati imprescindibili. Ci auguriamo quindi che in pochi anni la tecnologia adottata per SynBioS possa trovare un’applicazione massiva”.

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