COBE trasforma l'ex silo a Copenhagen in un condominio - LivingCorriere

2022-08-12 11:10:06 By : Mr. Huailii Wen

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Il condominio in un granaio brutalista

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Silo è l’edificio industriale più grande di tutta l’area: 38 unità uniche, oltre che spazi pubblici e ristoranti per eventi. L’esterno della costruzione industriale è stato trasformato rispondendo alle norme vigenti con una facciata composta da angolature in acciaio zincato e calcestruzzo, senza modificare in nessuna parte la forma alta e slanciata della costruzione, mentre all’interno è stato conservato il più possibile per mantenere l’aspetto grezzo dell’edificio originario.

Dan Stubbergaard, fondatore e Direttore Creativo di COBE, ha affermato: «Per quanto fosse possibile abbiamo voluto mantenere lo spirito originario del Silo, sia come unico pezzo monolitico all’esterno sia nell’uso del calcestruzzo all’interno. Gli abbiamo semplicemente messo un nuovo cappotto.» La gestione dello spazio all’interno ha portato invece a progettare appartamenti su un livello unico o multi-livello, che vanno dai 106 mq ai 401 mq, con altezze che arrivano fino a 7 metri. Tutti gli appartamenti hanno una vista panoramica sullo skyline della città, grazie anche alle finestre a tutta parete con telai nascosti all’esterno.

Sia la parte superiore che quella inferiore sono state pensate per l’accesso al pubblico. In particolare, il piano superiore consiste in una scatola di vetro specchiato che ospiterà un ristorante caratterizzato da una straordinaria vista a 360 gradi sulla città e sul mare. Al piano terra invece lo spazio sarà adibito ad eventi. «Con funzioni sia private che pubbliche, l’edificio rimane attivo tutto il giorno – ha aggiunto Dan Stubbergaard – e aver inserito le zone pubbliche in cima e a terra garantiscono un’esperienza multidimensionale per tutti gli utenti dell’edificio. Dalla cima si può vedere quasi tutta Copenaghen in una vista panoramica: il Silo è un’abitazione ma anche una destinazione urbana per tutti.»

Lo studio COBE conferma con questo progetto la volontà di approcciare l’architettura su tutte le scale, non solo quella di costruzione di edifici, ma anche quella di pianificazione urbana, avendo a cuore il patrimonio industriale e il legame con le tracce storiche architettoniche che si trovano nelle città danesi e non solo. «Per noi – conclude Stubbergaard – l’architettura non è una questione di un certo stile o forma, ma soprattutto di capacità di adattamento al contesto locale, alla vita sociale dei suoi utenti. Il nostro obiettivo è quello di creare interazione sociale attraverso tutti i nostri progetti.»

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