Calcestruzzo, istruzioni per l'uso: la platea

2022-08-12 11:10:37 By : Ms. Lily Wang

Elemento strutturale di fondazione a sviluppo orizzontale e con impronta superficiale anche estesa.

Di largo utilizzo soprattutto in zone con terreni alluvionali, di riporto o comunque non particolarmente stabili, le platee possono assumere spessori anche importanti per edifici alti e con terreni particolarmente incoerenti. Le platee vengono generalmente definite “massive” se caratterizzate da spessori superiori al metro.

Opere similari: nel gergo quotidiano, platee di dimensioni contenute vengono a volte chiamate genericamente “fondazioni”.La platea: la destinazione più frequente per una betoniera

La platea è, fra tutte quelle possibili, l’opera più ricorrente e che accoglie annualmente le maggiori quantità di calcestruzzo. È considerato un getto semplice e rapido che, a volte, può essere eseguito in parte anche con scarico diretto (a canala).

Tre sono i punti da valutare preventivamente per una platea senza sorprese.

La platea è spesso un getto con una certa estensione superficiale ed esposto a vento e sole in fase di maturazione e ciò va considerato per contenere il rischio di fessurazione. Altro aspetto importante è la gestione logistica del getto affinchè la monoliticità, ipotizzata dal progettista, venga raggiunta, facendo sì che il contenuto di ciascuna betoniera si compenetri col materiale adiacente, gettato precedentemente. Infine, in platee massive, anche lo sviluppo di calore interno può comportare rischi non trascurabili.Prescrizioni del calcestruzzo

La consistenza adeguata per una platea è fortemente fluida (da S5 in su) in modo da poter riempire gli spazi ed aderire alle armature anche con una azione vibrante poco insistita.

L’altezza dei casseri, anche con consistenze molto fluide, non è un problema in quanto mai tale da impensierire. L’impiego di calcestruzzi autocompattanti velocizza ulteriormente il getto e può, in alcuni casi, limitare anche il numero di piazzamenti di una pompa grazie alla loro alta scorrevolezza.Diametro massimo dell'aggregato

La densità delle armature e l’entità dei copriferri in una platea non rende generalmente necessario il passaggio a diametri massimi più piccoli del classico 32 mm. La richiesta di pezzature minori, quando avviene, è spesso conseguenza dell’impiego di calcestruzzi autocompattanti.Esposizione e durabilità

La classe d’esposizione più ricorrente per le platee è la XC2.

Il passaggio a classi d’esposizione più restrittive può essere necessario in caso di natura aggressiva di terreni e acque a contatto con la platea.Tempo di scarico e mantenimento della consistenza

La durata media di uno scarico in platea si aggira sui 30 minuti per messa in opera con pompaggio, e supera i 40 minuti quando, in platee solitamente piccole, non si ricorra alla pompa.

Calcestruzzi con mantenimento della consistenza garantito per 60 minuti dall’arrivo in cantiere sono quindi generalmente più che sufficienti per scarichi senza complicazioni anche nei getti più lenti.Gestione del getto e presa

L’obiettivo è quell’elemento monolitico che il progettista ha previsto. Se la platea è piccola la cosa è quasi automatica ma, per platee estese, può essere complicato.

Il riempimento può avvenire in molti modi (due pompe, una con doppio piazzamento, per strati, etc) e, decise le modalità di getto, ne sono valutate le tempistiche in modo da ottenere l’arco di tempo per il quale il calcestruzzo non dovrà entrare in presa.Dal cantiere: numeri per pensare7 su 10Quasi 7 betoniere su 10 destinate alla realizzazione di platee, sono messe in opera tramite pompaggio. Le altre sono scaricate direttamente (a canala) o a secchione. Lo scarico diretto è di per sè rapido ma possibile solo in platee di dimensioni molto piccole e raggiungibili da una betoniera. Viceversa lo scarico a secchione è quasi sempre motivato da ragioni economiche.30 minPoco più di 30 sono i minuti mediamente necessari a scaricare una betoniera in una platea con l’ausilio della pompa. I minuti diventano circa 45 se lo scarico avviene a secchione. Molti contesti sono quindi fornibili anche con semplici calcestruzzi ordinari Unical che garantiscono la propria consistenza per 30 minuti dall’arrivo in cantiere. Per gli altri casi, con Unical, è semplice richiedere calcestruzzi con mantenimento della classe di consistenza prolungato fino a 60 minuti.95%Più del 95% delle forniture Unical destinate a platea hanno consistenza S4 o più fluida. Ciò costituisce un forte elemento di tranquillità nel raggiungimento delle prestazioni meccaniche previste in quanto le platee con calcestruzzi meno fluidi possono anche essere portate a termine senza indebite aggiunte d’acqua ma a costo di un notevole sforzo fisico delle maestranze ed un inevitabile prolungamento dei tempi di messa in opera.400.000 m3/annoOgni anno Unical fornisce ai propri clienti oltre 400.000 metri cubi di calcestruzzo che verrà utilizzato per realizzare platee. Circa il 5% di questo materiale, in particolare, viene utilizzato per platee di dimensioni importanti (>500 m3). In questi casi, sono ancora più importanti la corretta pianificazione logistica del getto e una conseguente e adeguata scelta delle caratteristiche del calcestruzzo da impiegare.40 m3/gettoLe platee messe in opera mediante pompaggio hanno oggi una dimensione media di 40 m3. Nel corso degli ultimi anni questo dato è cresciuto sulla scia delle sempre più numerose platee massive che vengono progettate e richieste in Italia. Oggi, platee di dimensioni impensabili fino a qualche anno fa, sono fattibili grazie alla dimostrata capacità di governare proprietà indispensabili dello stesso materiale come tempi di presa, tendenza al ritiro e sviluppo del calore. Senza caratteristiche come queste, platee massive come quelle già realizzate sarebbero stati veri salti nel vuoto.13 m3/gettoLe piccole platee gettate senza pompa, hanno dimensioni talmente ridotte da far apparire gli oneri di pompaggio come anti-economici. Visto che i tempi di scarico di ciascuna betoniera saranno superiori (intorno ai 45 minuti), è opportuno richiedere prodotti con tempistiche adeguate di mantenimento garantito della classe di consistenza.

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Dalla seconda metà degli anni ’60, Unical S.p.A., produttore di calcestruzzo preconfezionato, affianca, con sinergie tecnologiche estese sul territorio nazionale, il gruppo Buzzi Unicem, di cui fa parte. Buzzi Unicem è uno dei più grandi produttori di cemento su scala mondiale.   

In Unical progettiamo, produciamo e consegniamo calcestruzzi ordinari, dedicati e su misura e siamo presenti nel settore estrattivo, dove produciamo e selezioniamo aggregati con caratteristiche idonee alla realizzazione di calcestruzzi durabili e con alte prestazioni. 

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