Ripulire il Triangolo dei coralli dai rifiuti marini di plastica - Greenreport: economia ecologica e sviluppo sostenibile

2022-09-03 10:29:08 By : Ms. Lorna Guo

Aree protette e biodiversità | Economia ecologica | Inquinamenti | Rifiuti e bonifiche

Un progetto pilota per recupero della plastica nell’arcipelago del Sulawesi settentrionale

In collaborazione con CleanHub e Plastic Recovery: Land and Sea (PRLS), No-Trash Triangle Initiative, un’organizzazione nata per far fronte al problema dell’inquinamento da plastica nei mari dell’Indonesia, ha esteso con successo il suo programma per la gestione dei rifiuti nell’arcipelago del Sulawesi settentrionale, in Indonesia. L’iniziativa ha preso il via nel 2017 sull’isola di Bangka e. spiegano gli organizzatori, «Ha messo a punto un modello innovativo di raccolta e riciclaggio dei rifiuti il cui scopo è dimostrare che l’inquinamento da plastica può essere fermato all’origine. Dopo un soddisfacente periodo di prova, l’iniziativa ha deciso di collaborare con diverse organizzazioni e resort in tutta la regione per espandere il proprio modello e ridurre drasticamente la quantità di plastica che finisce nei mari del Sulawesi settentrionale».

L’isola di Bangka si trova nel cuore del triangolo dei coralli, l’ambiente oceanico più ricco di biodiversità, ed è  una delle migliori destinazioni per immersioni e snorkeling, è circondata da colorate barriere coralline brulicanti di vita marina. «Tuttavia – evidenziano la No-Trash Triangle Initiative –  come nel caso di molte piccole isole tropicali, questo delicato ecosistema è minacciato a causa della plastica e dell’acqua inquinata. La copertura sana della barriera corallina è diminuita del 14% a livello globale negli ultimi dieci anni e fortunatamente il Sulawesi settentrionale è stato solo poco colpito dagli eventi di sbiancamento dei coralli. La plastica gioca un ruolo chiave nella distruzione di questi habitat, bloccando ossigeno e luce, rompendo fisicamente queste antiche comunità di organismi, fornendo così ulteriore stress all’ecosistema. E’ chiaramente necessario un intervento tempestivo. Parte del problema è che le comunità nel Triangolo del Coralli non hanno sufficienti infrastrutture per la gestione dei rifiuti. Molto spesso, non c’è altra alternativa che bruciare o gettare spazzatura nell’oceano. Man mano che No-Trash Triangle Initiative espanderà il proprio programma, fornirà agli individui e alle imprese locali gli strumenti di cui hanno bisogno per gestire i rifiuti di plastica in modo sostenibile».

Lavorando con Amelia Tungka di CV Daur Sinar Gemilang a Manado, l’Iniziativa ha creato una rete logistica attraverso la quale i rifiuti prodotti e raccolti sulle diverse isole della regione vengono dapprima trasportati sulla terraferma e poi trattati. La frazione di rifiuti riciclabili viene venduta localmente o inviata a Java per il riciclaggio. Il denaro derivante dalla plastica riciclabile viene quindi reinvestito nella rete, andando a coprire i costi di trasporto e di gestione, creando così un modello sostenibile per la raccolta dei rifiuti di plastica riciclabile.

La Tungka sottolinea che «Abbiamo costruito un modello che utilizza le reti locali e che lavora con le comunità locali per cambiarne il comportamento e svilupparne la responsabilità. Come imprenditore locale, so quanto può essere difficile gestire correttamente i rifiuti di plastica. No-Trash Triangle Initiative vuole cambiare questo comportamento e fare una vera differenza duratura».

Prima, la frazione di rifiuto non riciclabile doveva essere inviata in una discarica pubblica a Manado. Con l’evolversi del programma, l’Iniziativa ha deciso di esaminare trattamenti innovativi dei rifiuti per ridurne ulteriormente la quantità inviata in discarica e spiega: «Grazie alla collaborazione con CleanHub la plastica di basso valore tradizionalmente definita “non riciclabile” potrà essere inviata a un impianto di co-trattamento e convertita in combustibile solido secondario (CSS). Utilizzato nella produzione di cemento come fonte di energia, questo combustibile costituisce una soluzione più ecologica per l’industria del cemento stessa ed evita inoltre che la plastica venga bruciata in un ambiente all’aperto o finisca in discarica. Il passaggio dallo smaltimento in discarica al recupero come combustibile derivato dai rifiuti è un primo passo verso una maggiore circolarità per le plastiche di basso valore. Non appena le capacità di riciclaggio chimico della plastica aumenteranno in Indonesia, i partner del progetto prevedono di trasferire una quota crescente di plastica di basso valore al riciclaggio chimico per la produzione di nuovi materiali. Per tutti i passaggi della filiera, dalla raccolta dei rifiuti di plastica al loro recupero, CleanHub fornisce un’app per garantire la tracciabilità della catena del valore del recupero.

Come supporto tecnico, per una corretta identificazione di ciascun materiale No-Trash Triangle Initiative utilizzerà uno strumento portatile basato su una tecnologia di sensori ottici. L’hardware e l’app di questo strumento sviluppato da trinamiX, società controllata da BASF, garantiranno un migliore e immediato smistamento dei rifiuti di plastica in loco. Utilizzando scienza e tecnologie innovative e collaborando con imprese locali, comunità e ONG esperte, No-Trash Triangle Initiative continuerà a implementare questo modello in tutta la regione».

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