Libano: un giorno di pattuglia lungo la blue line, punto caldo a ridosso della linea di demarcazione con Israele

2022-08-27 04:19:34 By : Mr. Jack Zhang

Lungo la blue line sono stati collocati nei decenni i “blue pillar”, i piloni blu, e nel tempo Israele ha costruito una “tecnichal fence”, una recinzione elettrificata estesa per circa 80 chilometri, di pochi metri a sud dai piloni blu

Il monitoraggio e l’osservazione della linea di demarcazione tra Israele e Libano, nota come “blue line”, rappresenta il fulcro delle attività del contingente italiano inquadrato nella missione di interposizione delle Nazioni Unite nel Libano meridionale (Unifil).

Il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra le parti, sancita dalla risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, è il compito principale in cui sono impegnati i caschi blu. In particolare, il monitoraggio avviene lungo la blue line, estesa per circa 120 chilometri, 51 km dei quali all’interno del settore ovest a guida italiana. La blue line costituisce il lembo meridionale della cosiddetta area di operazione (Aor) di Unifil, che a nord è delimitata dal fiume Litani. Lungo la blue line sono stati collocati nei decenni i “blue pillar”, i piloni blu, e nel tempo Israele ha costruito una “tecnichal fence”, una recinzione elettrificata estesa per circa 80 chilometri, di pochi metri a sud dai piloni blu. Israele ha completato la costruzione della rete elettrificata nel 2001, mentre nel 2018 ha svelato il primo tratto di muro in cemento, alto nove metri, che ha l’obiettivo di bloccare le incursioni di combattenti dal Libano del sud.

I due Paesi sono in guerra, e, sebbene dopo l’ultimo conflitto del 2006 la situazione sia relativamente calma, le parti si osservano costantemente lungo la linea di demarcazione, e sul versante sud sono dispiegati i più moderni sistemi di difesa I caschi blu italiani monitorano quotidianamente la parte di blue line dell’Aor, avvalendosi anche del lavoro della base avanzata UN P1-31. “Il compito è garantire la libertà di movimento nell’area di responsabilità assegnata, che va dal sud del fiume Litani fino alla blue line e garantire l’integrità della blue line attraverso il monitoraggio costante di tutti quelli che sono gli avvenimento che avvengono nelle vicinanze”, ha dichiarato a “Nova”, il tenente colonnello Terenzio Mazzei, comandante del primo Battle Group di Italbatt. Il comandante di plotone, maresciallo Sonia Marta Porcelluzzi, da parte sua ha spiegato: “Controlliamo il rispetto di quanto sancito nella risoluzione 1701, il controllo delle ostilità tra Libano e Israele. In particolare osserviamo e monitoriamo la blue line e comunichiamo alla nostra sala operativa il passaggio dei veicoli lungo la blue line”. “Agenzia Nova” ha partecipato a un media tour organizzato dal ministero della Difesa nel Libano meridionale e ha seguito, in quest’occasione, delle pattuglie gestite dal settore ovest di Unifil, attualmente sotto il comando del generale Massimiliano Stecca, comandante della Brigata Pozzuolo del Friuli.

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