Come è noto, il calcestruzzo richiede 28 giorni per la stagionatura completa, ma potrebbe capitare di dover ultimare i lavori in un tempo irrealizzabile. Si può rivestire il calcestruzzo prima che il tempo di maturazione sia finito? Noi riteniamo di sì.
Alcune particolari resine, infatti, possono essere posate sul calcestruzzo appena gettato, senza alterare il normale processo di stagionatura.Il calcestruzzo è ancora umido: dubbi sulla resistenza finale
In questo articolo, ripercorriamo le sfide del progetto in occasione di una grande esposizione universale, e di come superarle nei tempi giusti sfruttando le opportunità offerte dalle resine.
All’EXPO 2015 che si tenne a Milano, il padiglione della Cina ha dovuto pavimentare 3000 metri quadrati in meno di una settimana. L’impresa non aveva a disposizione il tempo necessario per aspettare i tempi di stagionatura del calcestruzzo. D’altra parte, il progettista doveva assicurare lo sviluppo della resistenza finale attesa, con la corretta maturazione del getto.
Come realizzare un pavimento in resina sul calcestruzzo “giovane”
Alcuni tipi di resina aderiscono sul calcestruzzo non stagionato, azzerando i tempi di realizzazione del nuovo pavimento.
Ad un mese dall’avvio di Expo 2015, tre cantieri su quattro erano in ritardo. Il padiglione della Cina venne completato in tempo per l’inaugurazione, pur essendo il secondo più grande dopo quello della Germania.
I posatori hanno applicato la resina a meno di una settimana dal getto di calcestruzzo. Il pavimento traspirante, senza perdere mai aderenza, ha lasciato riposare il letto di calcestruzzo fino a completare normalmente tutto il periodo di stagionatura.
Per ottenere l’ancoraggio della pavimentazione continua al cemento umido, bisognava farla aderire strutturalmente al supporto cementizio nel minor tempo possibile. In questi casi si può applicare preventivamente un fondo a base di induritori speciali, che sviluppa rapidamente adesione anche a temperature delicate.
Resina ecologica e bambù: materiali in armonia con la natura
Non bastava saper ottimizzare i tempi, perché il design del Padiglione Cina voleva anche rispecchiare il valore della convivenza umana in armonia con la natura. L’atteggiamento devoto dell’architettura nei confronti della Terra ha ispirato persino la scelta dei singoli materiali da costruzione, dalle resine ecologiche per i pavimenti interni, fino agli steli di bambù della copertura.
Nessun componente della costruzione doveva disturbare la ricerca di un aspetto caldo e regolare. Il pavimento in resina poteva sprigionare nell’ambiente le corrette vibrazioni di luce, grazie all’effetto satinato della finitura epossidica a chiusura del sistema.
Che classe di reazione al fuoco adottare per il pavimento?
Lungo le vie di esodo del Padiglione Cina bisognava prevedere materiali capaci di ridurre il rischio di propagazione di un incendio che avesse potuto malauguratamente svilupparsi.
Alcuni rivestimenti per pavimenti consentono di prolungare il più possibile i tempi di fuga durante un’emergenza. Ma possono essere considerati ritardanti di fiamma solo se hanno superato specifici test di valutazione dell'infiammabilità.
Per rientrare nei requisiti della norma EN 13501-1, tutti i camminamenti del padiglione Cina sono stati rivestiti con una resina ignifuga, certificata per pavimenti in classe di reazione al fuoco Bfl-s1.
Con il DM 10/03/2015 le cosiddette euro-classi hanno sostituito la classificazione ex DM 26/06/84.
10 mila visitatori al giorno per 184 giorni: come prepararsi a resistere
I numeri che deve gestire l’ingegneria dei grandi eventi parlano di un flusso di visitatori imponente. La folla prevista per EXPO 2015 presupponeva requisiti stringenti di durabilità e sicurezza.
Le pavimentazioni dovevano mostrarsi resistenti ad un traffico pedonale incessante. Il pavimento in resina del Padiglione Cina è stato sigillato con una finitura che non si scalfisce all’attacco di graffi e abrasioni. La resina a completamento del sistema doveva anche possedere proprietà antiscivolo.
Sistema completo per il rivestimento di una pavimentazione in calcestruzzo non stagionato
Rivestimento della pavimentazione in resina epossidica
Fondo a rapido indurimento: DUROGLASS FU RAPID
Rivestimento traspirante: DUROGLASS PW
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mpm- Materiali Protettivi Milano è leader italiano nella produzione di pavimentazioni in resina, impermeabilizzanti continui e protettivi speciali, per le costruzioni civili e industriali.
65 anni di soluzioni che uniscono chimica e ingegneria: una storia di persone qualificate che si occupano di cantieri in tutto il mondo. Oggi più che mai mpm è l’azienda di riferimento che garantisce innovazione e affidabilità per il mercato flooring e waterproofing.
Le soluzioni speciali di mpm sono certificate secondo i più alti standard di qualità. MPM presta attenzione anche all'ambiente, motivo per cui adotta soluzioni ecologicamente sostenibili che prevedono l’utilizzo di materiali di recupero ma che siano, al tempo stesso, di assoluto valore e innovazione. Lavora in tutto il mondo a stretto contatto con le esigenze locali e si pone l’obiettivo di fornire risposte su misura alle richieste specifiche di ogni singolo contesto.
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